
Borobudur: 1 motivo per non perdere Giava e vivere lusso e misticismo al top
Amanjiwo sorge ai piedi del maggiore tempio buddista di Giava, ed è un sogno senza tempo.
In pietra lavica nera e pietra locale ocra, offre una vista impareggiabile su Borobudur condita con il lusso e la privacy tipica degli Aman Resorts. Seguimi per scoprire questa esperienza tra cielo e terra. Borobudur: per non perdere Giava.
L’autista si ferma a metà della discesa che porta all’ingresso del resort.
L’edificio centrale è lì, di fronte a noi, con la sua enorme copertura di pietra lavica nera in forma di stupa, il personale e il direttore sono schierati sulla porta per riceverci, ma l’auto si ferma a metà del viale di accesso. Attraverso il corridoio centrale dell’edificio abbiamo una visione. Molto lontano ma chiaramente visibile, proprio al centro dell’apertura, si intravvede il tempio di Borobudur, uno dei maggiori tra quelli buddisti. Ragione del viaggio in questa regione al centro dell’isola di Java.
E’ stato sir Raffles, governatore di Giava, lo stesso che ha fondato Singapore, a interessarsi per primo a questo magnifico monumento.
Al tempo erano solo i locali a narrare la sua maestosa presenza. Ora è di fronte ai nostri occhi. Mentre seduti nella hall compiliamo distrattamente il modulo del check-in il nostro sguardo finisce sempre lì.
Tempio e resort sono in pietra lavica di Giava lavorata in buona parte ancora con i metodi tradizionali.
Amanjiwo è un omaggio a questa visione. Tutta la sua architettura è ispirata alle forme delle stupa che lo compongono. La forma che ne deriva è di una straordinaria eleganza. Il resort si adagia a semicerchio su un fianco della montagna rivolto al tempio regalando un colpo d’occhio mozzafiato sulla vallata.
Nella nebbiolina mattutina di Giava che ancora avvolge la vegetazione tropicale emergono le ville del resort, anch’esse con la forma a stupa.
All’interno il letto a baldacchino sorge su una piattaforma rialzata in pietra chiara. La piscina nel giardino di fronte è invece in pietra lavica come la copertura.
Il villaggio è a due passi e non ci sono barriere.
Seduti sotto la tradizionale bale si possono salutare i contadini che coltivano riso e tabacco nei campi limitrofi. Le loro figlie intrattengono gli ospiti al pomeriggio con danze tradizionali. Come negli altri Aman il resort vuole essere parte del luogo. Interagisce con i locali e ne ripropone forme, materiali e anche la cucina.
A Giava Amanjiwo è una esperienza.
I templi di Borobudur e Prambanan sono a un’ora d’auto. Ma non solo, si può fare trekking tra le risaie, seguire itinerari in mountain bike, andare a cavallo. Il servizio è sempre attento e personalizzato. Andarsene non è facile. Non sarà facile dimenticare le colazioni con la vallata ai nostri piedi e il tempio che campeggia all’orizzonte. Salendo il viale verso il cancello ci voltiamo e ancora una volta lo osserviamo attraverso la lobby.
Oggi il cielo è terso e pare di toccarlo. E’ impossibile non vederlo e pensare che è rimasto lì mille anni prima che ci accorgessimo di lui.